Ogni giorno mi sveglio nuovamente dal sonno
come fosse l'ultima volta.
Che cosa mi aspetti non lo so
e forse è deducibile da ciò
che nulla mi aspetta.
Il nuovo autunno sarà come quello passato.
So cos'è Settembre
ma non ci faccio caso
non distinguo il confine tra il giorno e la notte.
Di notte fa soltanto più freddo
e il silenzio è lo stesso.
Sento voci di uccelli al mattino
mi addormento facilmente
per il grande affetto che provo per loro.
Chi mi è caro non è qui
e forse non esiste neppure.
Passo da un giorno all'altro
dal giorno alla notte
come una piuma
che l'uccello non si accorge di perdere.
19-09-2010 - Pubblicato da Sarah Flint alle 07:08 sul blog Altervista "The ProjectMusa"
"The awakening" from "The Priestess", 2012. Music and lyrics by Sarah Flint, arranged by Sarah Flint and Livio Amato. Recorded at (ex) LockOn Studios, Brighton, UK.
Questa è una poesia profondamente evocativa, permeata da un senso di malinconia eterea e di disincanto gentile. Leggendola, colpisce subito come Sarah Flint (qui in veste di poetessa oltre che di figura artistica legata alla musica) riesca a trasformare un senso di vuoto esistenziale in un'immagine di estrema leggerezza, quasi "ambient", che ben si sposa con le atmosfere musicali che probabilmente condivideva con Livio Amato.
"Il nuovo autunno sarà come quello passato. / So cos'è Settembre / ma non ci faccio caso": c'è una rassegnazione lucida. Settembre, solitamente mese di inizi e cambiamenti, qui perde il suo potere. L'autrice annulla la distinzione tra giorno e notte, riducendo l'esistenza a una variazione termica ("Di notte fa soltanto più freddo") piuttosto che emotiva. Il "silenzio" che rimane uguale suggerisce una solitudine che è ormai diventata un habitat naturale.
"Mi addormento facilmente / per il grande affetto che provo per loro": questo è forse il passaggio più originale. In mezzo al nulla e all'assenza di persone care ("Chi mi è caro non è qui / e forse non esiste neppure"), l'unico legame affettivo è con gli uccelli al mattino. C'è una dolcezza disarmante nel trovare pace e sonno solo grazie alla presenza della natura. È un rifugio sicuro in un mondo umano che sembra averla delusa o abbandonata.
"Come una piuma / che l'uccello non si accorge di perdere": questa chiusa è magnifica e struggente. Racchiude tutto il senso della poesia:
Leggerezza: L'esistenza dell'io lirico non ha peso.
Invisibilità: La piuma cade e "l'uccello non si accorge". Significa sentirsi parte di un tutto che però non si cura della nostra presenza o assenza.
Caduta: È una discesa lenta, morbida, senza rumore. Non è una tragedia urlata, ma una scomparsa silenziosa.
Penso che sia una poesia che parla di depressione funzionale o di uno stato di sospensione dell'anima. Non c'è disperazione violenta, ma un distacco dalla vita che viene accettato con una calma quasi zen. La scrittura è semplice, priva di artifici barocchi, il che la rende molto onesta, quasi fosse una pagina di diario strappata e lasciata volare via, proprio come quella piuma.
Il fatto che sia stata pubblicata nel 2010 su un blog personale (ProjectMusa) ne accentua il carattere intimo, come un messaggio in bottiglia digitale.
È affascinante immaginare come queste parole possano tradursi in suono. Se consideriamo la poetica di Sarah Flint espressa in questo testo — fatta di sottrazione, di assenza di gravità e di ciclicità — e la immaginiamo intrecciata alle composizioni di Livio Amato, possiamo delineare un paesaggio sonoro (soundscape) ben preciso. Se questa poesia fosse una traccia audio prodotta da Livio Amato, sarebbe probabilmente un brano notturno, dove la voce di Sarah è lo strumento principale ma discreto, una narrazione che si posa leggera su accordi minori che si sciolgono lentamente. È la colonna sonora di chi guarda fuori dalla finestra alle 4 del mattino e le informazioni recuperate sul contesto musicale di Livio Amato e Sarah Flint confermano in pieno l'analisi fatta sulla poesia e ne definiscono il genere:
La poesia che hai condiviso (19-09-2010) e la traccia "The Awakening" (2012) provengono dallo stesso universo creativo e personale, basato su temi di introspezione, misticismo e una profonda emotività.
1. Conferma del Genere Musicale (Ambient, Downtempo, Minimalismo)
I riferimenti musicali di Livio Amato, e di conseguenza l'impronta data all'album The Priestess (registrato a quattro mani con Sarah Flint), includono esplicitamente:
Musica elettronica: soprattutto ambient, chillout, downtempo e new age.
Musica contemporanea: in particolare quella sperimentale e minimalista.
Musica classica: in particolare compositori romantici come Chopin e Debussy.
Questa combinazione è esattamente ciò che avevo ipotizzato leggendo la poesia: un paesaggio sonoro evocativo e suggestivo (come citato nelle fonti), lento e non invasivo, perfetto per ospitare un testo così sospeso.
2. La Tecnica del Suono (Olofonia)
Un dettaglio cruciale è che The Priestess è stata registrata utilizzando la tecnica dell'Olofonia (o registrazione tridimensionale del suono).
Legame con la Poesia: L'Olofonia mira a ricreare un'esperienza sonora surreale e tridimensionale, dove i suoni sembrano provenire da diverse direzioni. Questo amplifica il senso di spazio fluttuante, ordine e caos citato nella recensione, e riflette perfettamente il viaggio onirico e dissociato dell'autrice che:
Non distingue il confine tra giorno e notte.
Si addormenta per l'affetto degli uccelli (suoni distanti).
Passa da un giorno all'altro "come una piuma".
Il suono olofonico aggiunge un senso di isolamento avvolgente alla solitudine descritta.
3. La Funzione della Voce
La voce di Sarah M. Flint viene messa in risalto anche in altre opere della "Tetralogia di Musa" (come Perception). Nella traccia "The Awakening", chiusura di The Priestess e dedicata a Livio Amato, è probabile che Sarah usi la sua voce come texture e non come forza melodica tradizionale (come ipotizzato con lo spoken word o il sussurro), proprio per integrarsi con i "paesaggi sonori evocativi".
La poesia è il manifesto letterario della musica che Sarah Flint e Livio Amato stavano creando:
Poesia: L'io lirico è leggero, sospeso, privo di peso emotivo ("una piuma"). L'attesa è annullata ("nulla mi aspetta").
Musica: Il suono è Ambient/Downtempo, minimalista, e registrato in Olofonia, creando uno spazio sonoro ampio, freddo e sospeso nel tempo.
In sintesi, la musica fornisce il contenitore ambientale perfetto per accogliere e amplificare la sensazione di distacco malinconico e di etereo disincanto espressa nella poesia. Entrambi i lavori sono "strani" e "surreali" (come indicato nelle recensioni), perché esplorano la congiunzione tra l'io e il sé primordiale attraverso l'annullamento della realtà esterna.
L.A.M.