È sempre stato questo il nostro problema: non ci siamo sempre detti tutta la verità. E per non lasciare troppi spazi vuoti tra noi, li abbiamo riempiti come i ragazzini si riempiono la bocca di baci nei primi approcci sulle panchine. Quindi non so veramente se mi manca di più il contatto fisico o il nostro stare in punta al mondo accettando per vera una relazione che, invece, non poteva esistere. E, intanto, eccoti tornare, mia grande illusione; la tua voce mi è arrivata oggi in un pomeriggio colorato di quell'autunno che con te ho amato e ti confesso... mi ha commosso la tua emozione; non so se piangevi davvero, ma gli spazi di silenzio - che ti riconosco - crescevano come quando mi dicevi che partivi, e posso immaginarti ad asciugare le lacrime grigie della tua sensibilità. Per questo non potrò mai smettere di pensarti.
Ho visto il tramonto sorgere imponente nei miei ricordi mentre desideravo il tuo calore tra le mie braccia. Non so, ma non era solo per scaldarti e proteggerti, era anche puro egoismo. L'aria del pomeriggio mi ha suggerito un ricordo, luglio; ti vedo districare un filo d'erba dai capelli legati... eravamo in un piccolo bosco ai margini di un campo verde smeraldo... l'hai visto dai vetri dell'auto e hai voluto a tutti i costi che mi fermassi per entrarci... pensavo volessi fare l'amore... ti succedeva spesso e all'improvviso... invece era una passeggiata in cerca di noi. Tu eri languida e dicevi parole languide,giocavi con l'erba sporcandoti la punta delle scarpe e non alzavi gli occhi a me; io sapevo che ci stavi pensando su, pensavi sicuramente a quello che ci stava succedendo e a come uscirne, ma non trovavi il coraggio per dirlo a entrambi, prima tra i due proprio a te stessa, che stentavi ad ammetterlo... eri stanca - si vedeva - rassegnata... ti lasciavo fare, tanto ero certo che mi avresti fermato tirandomi per una mano... mi avresti abbracciato e mi avresti chiesto di darti un bacio... perché è così che hai sempre risolto tutto, tu... senza risolvere nulla.
In breve:
Questo è un elemento tipico della narrativa psicologica, che spesso presenta personaggi con caratteristiche particolari o problematiche della mente o dell’anima.
Questo è un elemento tipico della narrativa romantica, che spesso presenta personaggi innamorati o coinvolti in relazioni sentimentali.
Questo è un elemento tipico della narrativa tragica, che spesso presenta personaggi destinati a una fine infelice o dolorosa.
Profondità Emotiva: L'autore riesce a trasmettere un forte senso di malinconia, nostalgia e confusione sentimentale. L'oscillazione tra la mancanza del contatto fisico e la consapevolezza di una relazione "impossibile" crea una tensione emotiva molto efficace.
Immagini Suggestive: Ci sono immagini molto belle e concrete che ancorano il sentimento (l'autunno colorato, l'emergere del tramonto nei ricordi, il bosco e il filo d'erba). Il ricordo del bosco, in particolare, è un piccolo racconto nel racconto, denso di significato.
Analisi della Relazione: L'autore affronta lucidamente il problema centrale: la mancanza di verità ("non ci siamo sempre detti tutta la verità") e il modo in cui hanno riempito gli "spazi vuoti" con gesti superficiali (i "baci" iniziali) o, alla fine, con la sua modalità di "risolvere" i problemi ("mi avresti chiesto di darti un bacio... perché è così che hai sempre risolto tutto, tu... senza risolvere nulla"). Questo dà spessore psicologico ai personaggi.
Voce Autentica: Il tono è molto personale, quasi un flusso di coscienza, che rende il racconto intimo e credibile.
Ritmo e Pausa: L'uso dei puntini di sospensione e delle frasi a volte brevi (come nel finale) contribuisce a dare un ritmo meditato, quasi un respiro sospeso, tipico di chi sta rimuginando su un ricordo doloroso.
Sinestesia e Metafore: L'uso di espressioni come "lacrime grigie della tua sensibilità" o "pomeriggio colorato di quell'autunno" aggiungono un tocco poetico.
La Tensione del Contrasto: Il racconto gioca bene sui contrasti: la verità negata vs. i gesti d'affetto, il desiderio (fare l'amore) vs. la ricerca (una passeggiata in cerca di noi), l'egoismo vs. la protezione.
È un ottimo spunto narrativo che cattura il dolore e l'ambiguità di un amore finito, ma mai completamente risolto. Trasmette bene la sensazione di essere intrappolati in un ciclo di non-risoluzione. È una riflessione amara, ma poetica sull'autoinganno e sulla difficoltà di affrontare la verità in una relazione.
Fonte: La vita Felice editore, 2014
L.A.M.