Se camminando avessi contato le pietre, oggi avrei un racconto da farvi. Ma, ad occhi chiusi ho percorso ogni strada, diritta, avvallata, tortuosa, liscia, rotta, fangosa, per giungere qui. È che, all’inizio, manca il piano delle istruzioni o vademecum, che dir si voglia, quindi imbocchi la via e continui il cammino. Pioggia o sole, tu vai. Hai una meta ma, in fondo, ignori la vera meta e procedi di pietra in pietra incontro al domani. Poi, non hai bisogno di guardarti nello specchio per capire che è andata. La vita era in quei sassi, in quelle pietre che non hai contato. Ti guardi le mani in grembo e capisci che è passata fra un saluto, un addio, un sorriso…
In breve:
Questo è un elemento tipico della narrativa psicologica, che spesso presenta personaggi con caratteristiche particolari o problematiche della mente o dell’anima.
Questo è un elemento tipico della narrativa romantica, che spesso presenta personaggi innamorati o coinvolti in relazioni sentimentali.
Questo è un elemento tipico della narrativa tragica, che spesso presenta personaggi destinati a una fine infelice o dolorosa.
Questo componimento si distingue per la sua profondità e la sua capacità di evocare immagini potenti attraverso una riflessione sulla vita e sul cammino personale. Può essere classificato come prosa poetica, poiché unisce la fluidità e l'introspezione della narrazione alla musicalità e alla suggestione proprie della poesia. Il tono meditativo e il simbolismo delle pietre lo avvicinano al testo filosofico-esistenziale, dove il viaggio rappresenta il fluire del tempo e la scoperta di sé. La sua costruzione circolare, che parte da un’ipotetica azione non compiuta (contare le pietre) per arrivare a una consapevolezza maturata con il tempo, gli conferisce anche un carattere di riflessione sulla memoria e sull’esperienza.
L.A.M.