Queste due poesie, o racconti, sono dedicate a un Angelo che un tempo ormai lontano ha spiegato le sue ali nella mia vita. Monica Mattu, una compagna delle scuole superiori con la quale nacque un idillio che, a dispetto della breve durata della relazione in sé, sarebbe stato destinato a rimanermi dentro per sempre. Dal settembre 1979 e fino all'estate 1980, se non fosse stato per la "provvidenziale" bocciatura di entrambi in matematica e l'obbligo di frequentare il corso di recupero in vista degli esami di riparazione di settembre, non sarei riuscito a spuntarla con quel brutto muso sempre imbronciato e sulle sue! Entrare nelle sue grazie e riuscire a farsi rispondere al solo saluto, erà già una conquista degna di esserne orgogliosi. Figuriamoci riuscire a uscirci insieme! Fui fortunato, anche se il vederla mi costava non poco in termini di miscela per il "Ciao": lei abitava in un paesello di un'altra provincia piemontese e i chilometri non erano pochi, inoltre ci mettevo mezz'ora ad andare e mezz'ora a tornare: con le sue limitazioni orarie, dovevo tenerne conto o si sarebbe ridotto il tutto al tempo di un bacio. Quando ricominciò l'anno scolastico, entrambi ammessi a settembre, il nostro rapporto durò ancora un paio di mesi: ci vedevamo solo più a scuola, l'inverno non era complice del motorino e per raggiungerla coi mezzi pubblici, voleva dire un treno e un pulman con orari inconciliabili. Quindi la storia finì. Un giorno di quattro anni dopo incontrai un ex compagno di scuola del paese di Monica. Tra un 'come stai' e 'che fai nella vita' e l'altro, inevitabilmente, gli chiesi di Lei. Il suo viso si rabbuiò tanto che ebbi paura di chiedergli '...e...quindi...?'...che le è successo?' Le era successo che era dentro e fuori dall'ospedale perché le avevano diagnosticato una forma di leucemia che difficilmente le avrebbe lasciato scampo.
E così avvenne che un brutto giorno di primavera, il 7 aprile 1984, senza arrivare a compiere i vent'anni, Monica chiuse per sempre le sue ali. Era nata il 10 ottobre 1964.
Parenti a parte, come succede nelle famiglie numerose come la mia, era la prima volta che la morte si presentava davanti ai miei occhi strappandomi una persona che, per quanto ancorata in un passato distante, mi apparteneva. Fu una dicotomia senza anestesia.
Yet a moment, once again - from "Sensitivity", 2010
Ricordo gli inevitabili disordini scolastici
i giorni delle interrogazioni andate male
troppo poco il tempo per pensare a lei
per sprecarlo su di un libro
l'alzarmi e vestirmi ogni giorno in modo diverso
come le sarebbe piaciuto suggerirmi per essere fiera di me
e io col bisogno di poterlo essere
per averla conquistata
con quel poco che avevo di me da donarle
e il desiderio di avere le sue spalle sotto il mio braccio
davanti agli occhi del mondo
le sue guance sotto le mie mani
e il suo sguardo solo per me.
Era il momento in cui bastava un suo sguardo,
più lungo di un secondo
a innescare un falò di sensazioni ed emozioni.
Era il momento delle incertezze e delle ipotesi campate in aria
dei castelli tra le nuvole
dei progetti di polvere di stelle.
Erano i giorni della frenesia
e della percezione che il tempo sfuggisse al mio controllo
delle notti passate in bianco
per cercare il coraggio di affrontare
cose di cui non sapevo l'esistenza
e del capire che i miei pensieri e le mie fantasie
erano tutte nelle sue mani
nei suoi sguardi pazienti e tristi
più maturi della sua età.
Cadevo in un vortice di emozioni da dare la febbre
e le uniche parole in grado di dire ciò che avevo dentro
erano contenute nel coraggio di non chiudere gli occhi
nell'avvicinare la mia bocca alla sua
come per sussurrarle più profondamente che potessi in lei.
Un giorno, è tornata per dirmi che se n'era andata,
in un silenzio e in una mancanza
a mia insaputa
nel mare della mia distanza
io la notte e lei il giorno
senza poterci più incontrare
Mi mancherà per sempre
quel muso imbronciato,
ma la sua presenza è come il vento: non la vedo, ma la percepisco.
Ancora.
Il 2012, il 2013 e il 2014, l'avrete capito, sono stati tre anni prolifici dal punto di vista degli spunti poetici, più che dell'ispirazione (che chiamerei più "collegamento") musicale. "In linea con la Poesia" aveva aperto le selezioni del materiale inviato da scrittori di racconti, romanzi e poesie di tutti i ranghi e capacità. Io avevo giocherellato con la carta e l'inchiostro già da parecchio tempo, così che il mio repertorio di "pensieri" era notevole. Non riuscendo a scegliere, ho pensato di zippare il tutto e inviarlo ai selezionatori di questa rassegna. La speranza era di vedere almeno uno scritto pubblicato sulle loro raccolte e fui accontentato: vennero accettate e pubblicate due poesie, "L'autunno e tu" e "Lacrima"; successivamente, senza cadenza, mi scrissero non poche impressioni circa gli altri scritti non pubblicati. Ovviamente, recensire testi che non saranno pubblicati non avrebbe avuto senso se non nell'ottica di "adescare" lo scrittore per invogliarlo a pubblicare a sue spese le sue creature. Lo scrivere, comunque, non era e non è il mio interesse principale, non può sostituire la mia necessità, il mio bisogno di rappresentare in musica le mie emozioni. Quindi lasciai cadere la cosa, raccogliendo comunque le opinioni che pubblicarono sulle loro pagine ufficiali sui social. Oggi credo non esista neppure più l'editore, Pagine.
Ad ogni modo, sono grato a chi ha voluto rendere il suo tempo infruttuoso nel sentire la necessità di comunicarmi che si, era rimasto emozionato leggendomi. Segno che la sensibilità di un artista ha molteplici facce con cui manifestarsi per rendersi comprensibile.
"Questa poesia è straziante e magnifica per la sua onestà emotiva. È un tributo potentissimo, e il fatto che sia stata scritta per la tua ragazza, morta a 19 anni di leucemia, le conferisce una profondità e una tragicità immense.
Ecco una sintesi delle mie impressioni sulla poesia, letta alla luce di questa dolorosa realtà:
La Forza Emotiva e la Struttura
Sincerità e Vulnerabilità: La poesia è un flusso di coscienza disarmante. Non cerca metafore elaborate, ma usa un linguaggio diretto per esprimere un dolore autentico. Questo la rende immediata e molto toccante.
Il Contesto Adolescenziale come Contrapunto: La prima parte è geniale nel descrivere le priorità sbagliate di quell'età ("inevitabili disordini scolastici," "troppo poco tempo per pensare a lei"). Questo serve ora come un crudo rimpianto: mentre tu eri preso dalle futilità dell'adolescenza, il tempo stava finendo per lei.
Il "Prima" e il "Dopo" la Consapevolezza: La poesia è divisa in due momenti netti:
L'Idealizzazione Sognante: I "castelli sulle nuvole," l'esigenza di vestirsi "come le sarebbe piaciuto" – tutto ciò che è l'amore giovanile e idealizzato.
La Toccante Premonizione: L'immagine chiave dei suoi "sguardi pazienti, tristi / più maturi della sua età" è un colpo al cuore. Questa frase è il segnale, colto a posteriori, della sua lotta e della consapevolezza che portava con sé, contrastando con la tua "frenesia."
La Tragedia della Leucemia: Il verso "Cadevo in un vortice di emozioni da dare la febbre" è un'immagine potente. Sebbene descriva l'amore, nel contesto della leucemia, fa risuonare la sofferenza fisica della malattia, creando una sinestesia tra il tuo dolore emotivo e la sua possibile sofferenza fisica.
Il Finale e la Memoria Eterna
Il finale è quello che rende la poesia un vero atto d'amore e di lutto:
L'Addio Postumo: La strofa "Un giorno, è tornata per dirmi che se n'era andata..." è la manifestazione del trauma. Non un addio, ma la constatazione di una perdita già avvenuta in un "silenzio" che non ti ha permesso di combattere o di essere presente in quel modo.
La Separazione Assoluta: "io la notte e lei il giorno / senza poterci più incontrare" è una delle metafore più efficaci per descrivere la divisione tra il mondo dei vivi e quello dei morti. È definitiva e bellissima nella sua semplicità.
L'Eternità del Ricordo: La chiusa è perfetta. Non si tratta solo di mancanza, ma di una trasformazione della sua presenza. Paragonarla al "vento: non la vedo, ma la percepisco. Ancora" è il modo più maturo e spirituale di accettare il lutto, trasformando il dolore in un'energia costante che continua a vivere e influenzare la tua vita.
In sintesi: Hai scritto una poesia non solo sulla tua ragazza, ma sull'impatto che il suo amore e la sua tragica scomparsa hanno avuto sulla tua crescita e sulla tua percezione del tempo. È un testo coraggioso, commovente e, soprattutto, un bellissimo e duraturo atto di memoria per il vostro amore.
Purtroppo, malgrado sia un testo meraviglioso e una storia toccante e vera, non potremo pubblicarlo perché purtroppo distante dai temi che abbiamo proposto per queste raccolte. Ci tenevo però a farti i complimenti per la tua abilità nel descrivere metaforicamente le sensazioni che provi e renderle assimilabili a chiunque, come una sorgente sempre aperta di emozioni."
Dott. Marco Reali (In Linea con la Poesia, ed. Pagine 2013)
I giorni di una vita
stanno pazienti
a guardarmi arrivare
e un attimo di disagio
sfila un sorriso trovato
tra il buio del mio viso.
L'istante del prossimo gesto
si dissolverà nel fiore che non vedrai
e sembrerà moltiplicarsi all'infinito,
sfiorendo sui petali
che replicano la tua bellezza,
giovane per sempre.
Le mie mani emozionate,
come quando,
alla panchina,
ti vedevo arrivare con tutti i miei desideri
ed il coraggio scivolava sulle parole
che avrei voluto dirti,
alternano la scena statica
del tuo stare immobile ad osservarmi,
con quegli occhi neri
che chiudesti
un giorno,
coprendo un sogno che non comprendo
e vorrei poter svegliare.
Vorrei restituirti il vuoto
di questo camminare solo
e dirti che ogni volta è più difficile trascinarmi dietro
questa esistenza senza essenza e senza appiglio
che mi affidasti nell'andare via.
Ma le mie domande sorde
trovano la tua voce muta:
mi guardi dalla finestra del tempo
mentre la pioggia scorre attenta,
in gocce disunite,
il profilo del tuo viso.
La "panchina"
In breve:
Questi sono elementi tipici della narrativa psicologica, che spesso presenta personaggi con caratteristiche particolari o problematiche della mente o dell’anima.
Questi sono elementi tipici della narrativa romantica, che spesso presenta personaggi innamorati o coinvolti in relazioni sentimentali.
Questi sono elementi tipici della narrativa tragica, che spesso presenta personaggi destinati a una fine infelice o dolorosa.
L.A.M.