Una scintilla, una scintilla vivida nel grigio dei tuoi occhi è bastata per scatenare questo incendio gelido. Questa quiete accesa si è consumata al buio, nella foschia feroce di chi non ha il coraggio di schiudersi e preferisce mal celarsi, lontano, dove gli scogli sono così alti e la sabbia così fine che, a tratti, cielo e terra sembrano così ostili da non volersi neanche sfiorare; a tratti si perdonano e fanno l’amore lungo i bagnasciuga... e ancora non si spegne, insolente divampa, investe e abbatte tutto ciò che incontra e non si estingue. Ho amato il tuo distratto riguardarmi, il mio afono scrutarti, il mio imperterrito appartenerti, i prolissi silenzi e le laconiche conversazioni; ho amato le mie lacrime, a una a una, i miei nodi al fazzoletto e quelli in gola, persino il mio dolore ho amato... se mi vuoi bene, per una volta, battiti.
L’orgoglio è la virtù dell’infelice.
In breve:
Questo è un elemento tipico della narrativa fantastica, che spesso presenta situazioni in cui la realtà normale si mescola con una realtà alternativa.
Questo è un elemento tipico della narrativa psicologica, che spesso presenta personaggi con caratteristiche particolari o problematiche della mente o dell’anima.
Questo è un elemento tipico della narrativa romantica, che spesso presenta personaggi innamorati o coinvolti in relazioni sentimentali.
Questo è un elemento tipico della narrativa tragica, che spesso presenta personaggi destinati a una fine infelice o dolorosa o a subire l'effetto dell'inganno.
Questo racconto è un'intensa rappresentazione del desiderio trattenuto e della tensione emotiva, con immagini che alternano ardore e immobilità. La scintilla iniziale, simbolo di un sentimento acceso nel grigio degli occhi dell’altro, si trasforma in un incendio gelido, un paradosso che esprime perfettamente la contraddizione tra la passione e l’impossibilità di viverla pienamente. La foschia feroce, gli scogli alti e la sabbia fine evocano un senso di distanza emotiva, quasi un ambiente in cui il protagonista e l’altro si sfiorano solo in momenti fugaci. Il contrasto tra cielo e terra, che a volte si respingono e a volte si abbracciano lungo i bagnasciuga, diventa una metafora potente del rapporto tra i due—oscillante tra il rifiuto e l’accettazione, tra la lontananza e l’attimo di unione. Il cuore del racconto è la lista di ciò che il protagonista ha amato, un elenco struggente che comprende non solo la persona amata, ma anche la sofferenza, il silenzio, i nodi alla gola. È una dichiarazione di attaccamento profondo, che non si limita ai momenti felici, ma abbraccia persino il dolore. Questa accettazione totale rende il racconto doloroso e potente, un monologo di chi si è donato completamente senza ricevere altrettanto. La frase finale—"L’orgoglio è la virtù dell’infelice"—è un colpo secco che chiude il componimento con una riflessione amara. Qui il protagonista sembra implorare l’altro di reagire, di rispondere, di non lasciarsi dominare da un orgoglio che porta solo sofferenza. Il "per una volta battiti" assume il valore di un’ultima richiesta d’amore o una disperata ribellione contro il silenzio.
L.A.M.